9 tipi d’ansia…Ne riconosci qualcuno?

Per qualcuno l’ansia è un drago minaccioso invincibile. Un mostro che chiude lo stomaco in una morsa, opprime il petto, fa mancare il fiato, sudare freddo o impazzire improvvisamente il cuore. Per altri è una sensazione di malessere costante, che non abbandona mai la testa e il corpo, per altri ancora esplode solo in alcune occasioni. Insomma ognuno vive una propria personale ansia, e per quanto crediamo di capire chi ci dice “ho l’ansia” ( e quante volte ci capita di sentirlo!!) in realtà non possiamo mai comprendere appieno il suo stato, e questo perché ciascuno di noi vive e sperimenta una propria e personalissima ansia che assume sfumature diverse, perciò uniche: i nostri pensieri non sono mai uguali a quelli altrui!

È possibile però cercare di definire e “catalogare” differenti tipi di ansia per renderla un po’ più comprensibile, e soprattutto per coglierne le cause, passaggio sicuramente necessario per poterla combattere.

Tipi di ansia:

I tipi di ansia che qui descriverò sono tra i più comuni e possono coesisterne in una stessa persona e allora la loro compresenza concorre ad accentuare l’intensità.

1 – Ansia di Atlante:

È molto frequente perché è dovuta all’accumulo di stress e ai ritmi vorticosi della vita odierna, è causata dai tanti stimoli che quotidianamente si ricevono, e spesso dall’incertezza della propria situazione (familiare, lavorativa, economica…). La persona tende a preoccuparsi di tante cose ed ha come la sensazione di dover reggere tutto sulle spalle, proprio come il gigante Atlante. Non riesce a rilassarsi, a sfogarsi, ad evadere, a riposarsi mentalmente.

Si può manifestare con un malessere costante, oppure con un attacco improvviso oppure ancora attraverso disturbi psicosomatici.

2 – Ansia della lista della spesa:

Fa parte di chi sente di dover far troppe cose e possiede eccessivo senso di responsabilità. Chi soffre di questo tipo di ansia tende ad avere sempre in mente mille cose da fare, e costantemente si ripete la lista di tali cose con la preoccupazione di non riuscire a portarle a termine o di dimenticare qualcosa. Anch’essa dipende dallo stress ma viene alimentata dal bisogno di mostrarsi sempre all’altezza di ciò che gli altri si aspettano da noi.

Chi vive secondo queste modalità ha come compagna di vita una persistente sensazione di ansia e tensione

3 – Ansia del leone in gabbia:

Chi vive situazioni familiari, lavorative, sociali problematiche, di disagio in cui si sente incastrato e senza vie di fuga tende a vivere questo tipo di ansia, ovvero si percepisce irrimediabilmente in gabbia. Un animale che si senta minacciato o in una situazione non gradevole fugge o attacca, l’essere umano spesso non può farlo, e accumula tensioni emotive a volte molto forti.

Lo stress che ne deriva può provocare ansia continua, momenti di pianto, scoraggiamento e reazioni psicosomatiche (come la psoriasi, l’orticaria…)

4 – Ansia della prestazione:

Nella società in cui viviamo sempre di più conta vincere anziché partecipare, la meta anziché il viaggio, il risultato finale più dell’insegnamento che si può trarre dall’esperienza. Fornire una buona prestazione pare dunque essere essenziale in ogni ambito della vita e proprio per questo ci sono persone che frequentemente sperimentano un’ansia eccessiva prima di qualsiasi prova o evento che reputino importante, provocato dal timore di non mostrarsi all’altezza, dalla paura di deludere se stessi e gli altri.

Tale ansia può essere problematica nel momento in cui proprio a causa sua si commettono errori, ci si blocca e si limita l’espressione di sé,

5 – Ansia della sentinella:

Tipica di chi vive sempre sul “chi va là?” alla ricerca dei segnali che indichino un’imminente catastrofe. L’ansia nasce dal costante bisogno di tenere tutto sotto controllo, dalla paura che possa sfuggire un qualche dettaglio importante. Sono persone che spesso temono le novità perché non ne conoscono i risvolti, quindi anche le più piccole (il ritardo di una persona cara, qualche linea di febbre, un cambiamento lavorativo…) possono diventare fonte di forti tensioni emotive.

A volte questo tipo di ansia si può manifestare come un costante controllo del proprio corpo da cui si temono improvvise insidie. A gravi livelli sfocia in una forma di ipocondria.

6 – Ansia di accettazione:

L’idea costante di chi soffre di questo tipo di ansia è di piacere sempre a tutti, è il bisogno di sentirsi graditi e amabili agli occhi degli altri, di offrire un’immagine di sé positiva. Spesso sono persone che non sanno dire di “no”, perché la sola idea di pronunciare queste due letterine provoca agitazione: il pensiero di poter ferire o deludere qualcuno nelle sue aspettative non è accettabile! Si ritrovano dunque a porre in secondo piano le proprie esigenze, desideri, necessità pur di compiacere gli altri. Spesso il loro mantra è “prima il dovere, poi il piacere”.

Lo scotto da pagare per una vita vissuta in funzione degli altri è una costante ansia di fondo.

7 – Ansia da insicurezza:

L’ansia dovuta ad un’insicurezza di base è quella più comune alle persone incerte e dotate di poca autostima. Pare tipica di quelle persone che sono sempre alla ricerca di appoggio, conferme, e che si sentono più tranquilli nel delegare agli altri per la paura e l’eventualità di sbagliare. È un’ansia più generica da quella da prestazione che è circoscritta ad alcune situazioni importati della vita.

8 – Ansia dell’ansia:

È il timore di avere ansia, e proprio per questo la persona continuamente si studia, analizza e si domanda: “come sto?”, controllando il proprio stato psicologico e di salute. Tali preoccupazioni, ovviamente, provocano tensione e quindi l’ansia dell’ansia sembra il modo migliore, o se volete peggiore, per procurarsi da sé ciò che si teme. Essa è spesso presente dopo un evento traumatico come l’attacco di panico.

9 – Ansia dell’anima:

È uno stato di continua tensione, inquietudine o insoddisfazione che pare salire dal profondo, talvolta accompagnato da sfumature depressive o malinconiche. Il motivo di tale ansietà è la scarsa soddisfazione esistenziale, oppure sentimentale, o una mancata realizzazione delle proprie aspirazione. Chi vive queste sensazioni può cercare di ignorare il senso di vuoto che prova, oppure può avere la sensazione che non ci sia nessuna possibilità di cambiamento del proprio destino.

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