Piccoli passi verso la felicità: la gratitudine

6 validi motivi per vivere la gratitudine

“Sorridi e la vita ti sorriderà”…era una delle varie frasi scritte a caratteri cubitali nel mio diario delle medie. All’epoca, nel pieno della mia pre-adolescenza, era per me poco più che un aforisma, una di quelle miriadi di frasi fatte da scrivere nel diario di scuola per riempire di colori le pagine bianche. Crescendo però ho potuto constatare, sia con l’esperienza, sia con gli studi fatti, quanto questa frase fosse veritiera.

Quante volte capita di cercare di cambiare il mondo fuori di sé per risolvere le proprie insoddisfazioni, le proprie infelicità nella convinzione che questo porti poi felicità e benessere, eppure questa è una strategia che nella maggior parte dei casi non funziona e sicuramente ognuno di noi ne ha fatto esperienza nella vita.

Katie Byron, fondatrice del “Lavoro”, ci suggerisce che quello che noi vediamo è solo il riflesso di quello che siamo, eppure noi ci accaniamo contro la realtà esterna, contro ciò che accade e quindi ci focalizziamo su pensieri negativi “La gente dovrebbe essere più gentile, mio marito dovrebbe essere più presente, i bambini dovrebbero comportarsi meglio, le cassiere del supermercato dovrebbero essere più veloci….”. Questi pensieri esprimono il costante desiderio che la realtà sia diversa da ciò che è e nel tentativo di contrastarla e di modificarla tendiamo a stressarci sempre di più. Ed è così che, invece di godere del momento presente, ciò che facciamo è convincerci che “sarò felice solo quando….quella cosa sarà cambiata”, ma la realtà dei fatti è un’altra.

La felicità è il risultato di molte competenze da apprendere, una delle quali è senza ombra di dubbio la GRATITUDINE. Perché proprio la gratitudine?

Lyubomirsky, esponente della psicologia positiva, ha riscontrato, nelle sue ricerche sulla felicità, che le persone in grado di provare gratitudine sono mediamente più ottimiste, positive ed energiche, e questo perché tendono a portare l’attenzione al momento presente e ad apprezzare la vita così com’è oggi. A questo ha aggiunto che più una persona è incline alla gratitudine e meno frequentemente sarà incline ad ansia, depressione, solitudine, invidia e nevrosi.

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